Piazza Nicola Amore
La piazza si può facilmente immaginare com’era in antico, visto che ne ha conservato l’impianto: la sua valorizzazione ha origini antichissime, risale al periodo dell’egemonia angioina (1266-1442), quando la città acquista il privilegio di un mercato settimanale e di una fiera annuale, per intervento soprattutto di Goffredo Marzano, ‘signore di Roccamonfina, Grande Ammiraglio e fedele Consigliere della Corona’ Questi fece realizzare un castello con recinto fortificato, fornito di otto torri di avvistamento e difesa, in parte attualmente conservate ed inglobate in quelle più recenti.
Dopo l’assassinio di Marino Marzano, coinvolto nella congiura dei Baroni contro il re Ferrante I d’Aragona (1464), il centro poi diventa dominio della corona di Napoli.
Con l’arrivo in Italia di Carlo VIII, re di Francia, è donato in seguito al Gran Capitano Consalvo de Cordoba dal re Ferdinando il Cattolico (1507) e, successivamente, a Luigi Carafa principe di Statigliano (1550). Uno degli eredi di questi prende in moglie Elena Aldobrandi, nipote di Clemente VIII, che assume il titolo di ‘signora’ di Roccamonfina nel 1615 e vi soggiorna per un lungo periodo, durante il quale farà abbellire il castello fortificato e farà inserire piante ornamentali di particolare pregio, tra cui i tigli nella stessa posizione in cui si vedono attualmente, “aria condizionata” naturale per tutti nel periodo estivo e punto di ritrovo dei locali durante tutto l’anno
La piazza venne poi intitolata a Nicola Amore alla fine del 1800, avvocato e politico nato a Roccamonfina nel 1828 e senatore del Regno d’Italia nella XV legislatura. Tra i documenti che attestano il suo legame con la terra natia, nonostante egli abbia vissuto ed operato a Napoli, ricordiamo un manoscritto che registra la nota ufficiale del Comune di Roccamonfina per annunciare alla popolazione un suo lascito finanziario, pari alla metà del suo patrimonio, per la costruzione di un “Ospedale del Popolo” nei suoi luoghi di origine. A Napoli esiste allo stesso tempo Piazza Nicola Amore (detta anche piazza Quattro Palazzi), lungo il corso Umberto I all’incrocio con via Duomo.
➡ in rilievo : il monumento ai Caduti
testo. Emilia Prata