Cappella di San Pietro Martire (Località Cese)

La facciata
Cappella di San Pietro Martire
(Località Cese)
La struttura originaria della Cappella di San Pietro Martire più antica è da identificarsi con quella di cui si notano i ruderi sul lato destro dell’odierna cappellina, ai quali quest’ultima fu addossata. La chiesa originaria risultava già diruta nel corso della prima metà del secolo XX.
L’attuale intitolazione della chiesa non rispecchia, però, quella originaria. Infatti, essa è da identificarsi con la chiesa di Santa Caterina d’Ales- sandria, citata nelle fonti ecclesiastiche: la santa, infatti, appare raffigurata in una statua esposta sul pilastro sinistro dell’arco di trionfo ed è oggetto di particolare devozione da parte dei fedeli, che ne celebrano annualmente la festività. Nei registri della Visita Pastorale, effettuata nel 1653 dal Vescovo di Teano, mons. Muzio de Rosis, essa risulta di juspatronato della famiglia Feola.
L’intitolazione a San Pietro Martire è stata ereditata da quella della parrocchiale diruta di San Pietro in Scalambrice, dalla quale prende l’intitolazione l’attuale circoscrizione ecclesiastica di Fontanafredda.

La navata
La cappellina è ad aula unica, priva di particolari decorazioni: due puttini, reggenti una corona, sono collocati all’altezza della chiave dell’arco trionfale.
La chiesetta fu rinnovata agli inizi degli anni ’40 del secolo XX, come attesta la data «1943» incisa nell’intradosso dell’architrave del portale d’ingresso.
fonte. C.M.S.C. foto di A.Panarello